TOP 10 Games 2013 by Scott & Allen | Articoli

Dopo l’appuntamento con la classifica redatta da T-Rex, dei suoi 15 giochi preferiti dell’ormai concluso 2013, oggi è il turno di Scott e Allen che parleranno dei titoli che sono maggiormente piaciuti dell’anno appena concluso.

Premessa: si tratta di una classifica personale che non rispecchia necessariamente l’opinione personale di siti, riviste o casual gamers, l’utente in disappunto non può far altro che stare a guardare il giudizio unanime dell’operato

Questa è stata l’annata dei grandi giochi, la settima generazione ci saluta con onore nonostante alcuni imbarazzanti bassi, ecco a voi “azzeccati” la sezione dei migliori giochi usciti e giocati nel 2013 con una sintesi di cosa ci è davvero piaciuto:

10 – Anime games – NARUTO SHIPPUDEN U.N.S. 3

I giochi dedicati all’animazione nipponica quest’anno si sono moltiplicati, da one piece a saint seiya, tuttavia la maggior parte sono da considerare i soliti prodotti da licenza creati per sgraffignare qualche soldo dai fan. Eccezione fatta per l’ottimo Naruto U.N.S. 3 creato dall’ormai veterana cyberconnect 2 (hack. – Asura’s wrath) di casa Namco Bandai, la quarta guerra dei ninja è stata ricreata con il pathos e l’atmosfera giusta, i combattimenti sono piu’ che fedeli al manga con novità di interscambio pg durante la lotta, per non parlare della trama, davvero ottima che vi terrà incollati dall’inizio alla fine. Unica pecca per la modalità avventura come il secondo capitolo, piatta e lineare e modalità ridotte all’osso, siete fan di Naruto? Allora comprate questo gioco….per tutto il resto, forse ai fan di Kenshiro (come me – Scott) potete rivolgervi al discreto ma non eccezionale purtroppo, Fist of the North Star Ken’s Rage 2.

9 – La rivincita del Nippon gdr – NI NO KUNI

Quando tutto sembrava perduto con FF XIII, ecco che alcuni giochi provenienti da brand d’eccezione come disgaea (quest’anno è uscito il D2, ottimo gioco) e Tales of con i suoi Graces f e Xillia, ribaltano la situazione! Ma secondo noi il fulcro della rinascita è rappresentato da Ni no Kuni – sviluppato da Level-5 (Rogue Galaxy – Layton – Inazuma Eleven) in collaborazione niente popodimeno che dallo studio Ghibli di Miyazaki e prodotto sempre da Namco Bandai (che sia benedetta!). Il gioco oltre ad avere una trama ottima, classica ma ottima, presenta un’altrettanto ottimo comparto grafico e tecnico con ambientazioni nostalgiche e notevoli in ogni tipologia, livelli avvincenti e le tante ore di gioco per completarlo al 100%, anche il sistema dei famigli da trovare e addestrare (qualcuno ha detto Pokemon???) è molto semplice e divertente da usare nel corso dell’avventura, unica nota dolente, Il ritmo rallentato un po’ troppo durante il corso dell’avventura. Ni no kuni è la coda di fenice dei JRPG, insieme al suo “quasi” simile Tales of Xillia (il riferimento è sempre riferito al 2013 come già scritto), in termini tattici magari anche Disgaea D2

8 – Nel blu, dipinto di blu….. – BIOSHOCK INFINITE (Solo Scott)

Ricordate la bellissima Rapture dei primi 2 capitoli di questa serie? Bè immaginate, state nuotando e all’improvviso venite scaraventati in alto, diciamo su nel cielo e vi ritrovate in una città volante….no non è un classico episodio di FF bensì vi trovate a Columbia!! E fareste meglio ad armarvi prima che vi ammazzino!

Questo capitolo pur non brillando per grafica o comparto tecnico (secondo gli standard dei piu’ moderni giochi pompati di sboronagine e grafica) fa esattamente ciò che facevano i capitoli rapturiani, trasportare il giocatore in un mondo immaginario dall’etica propria dove la pazzia e il surreale possono prendere il sopravvento in qualsiasi momento. Ottima nota è il protagonista non piu’ anonimo come i precedenti ma con le caratteristiche giuste, Dewitt mi è piaciuto tantissimo e con lui l’intera vicenda di Infinite con la bellissima e misteriosa Elisabeth, finale da capogiro. Durata buona della campagna, nessun multiplayer, personalizzazione del pg ottima con mutazioni biologiche spettacolari, sono questi gli ingredienti principali di uno sparatutto fatto come si deve!

7 – Diamoci un taglio….. – METAL GEAR RISING: REVENEGEANCE

Ebbene sì, siamo riusciti a scrivere la frase per intero, sarà perché il gioco ci è rimasto impresso in maniera positiva e stimolante ma partiamo dall’inizio. Hideo avrebbe dovuto sviluppare MGS: rising quale già dall’inizio si manifestava un prodotto d’azione piu’ originale del solito, ma dopo vari problemi ignoti la produzione è stata travagliata così che Hideo decise di cambiare e passare dalla regia a produttore e mettere il gioco nelle manine sfarzose di Platinum Games.

Dopo gli eventi di MGS 4 i patriots sono stati abbattuti, la tecnologia cibernetica è ovunque ed i Cyborg controllano i campi di battaglia. Raiden torna a combattere sotto le vesti di cyborg ninja e spietato assassino per preservare l’equilibrio di una fragile pace, si troverà contro nemici fortissimi che vogliono dominare (come al solito) tutto. Se avete già giocato a titoli platinum potete solo immaginare quanto sia esagerato anche questo capitolo con grafica dall’alto frame rate, difficoltà e controlli degni del gamer piu’ hardcore ed anche i vari riferimenti alla saga sono all’altezza, le pecche purtroppo ci sono a partire dalla trama, il soggetto è interessante ma la narrazione ci và a perdere, non è di certo alla Hideo quale ci ha coccolati bene con i vari MG, poi alcuni fastidiosi bug durante i combattimenti ed una campagna della sola durata di 6 – 7 ore massimo, molti sono stati i giocatori, che hanno subito gridato alla “cagata” dopo averlo giocato, ma noi vi possiamo promettere che vedendolo sotto un’altro punto di vista (magari come un gioco action solido e non stealth) il gioco, difetti a parte, premia lo sforzo di Hideo nel produrre lo spin off sebbene non è il progetto originale.

6 – Guarda mamma, sono dimagrito! – DMC: Devil May Cry

Stiamo parlando forse del gioco piu’ criticato, bistrattato, insultato, e chi piu’ ne ha ne metta ancor prima di uscire, della storia videoludica. Dopo il discreto successo e vendite non proprio eccezionali del quarto capitolo i padroni Capcom non avevano idea di come poter procedere nella serie e quindi decisero di “rebootarlo” completamente questa volta (Nota: il quarto avrebbe già dovuto essere un reboot, ma i programmatori decisero di trasformarlo nel quarto capitolo per motivi commerciali), in una nazione come il Giappone con sviluppo di giochi in crisi, Capcom mise gli occhi su un tipo di sviluppo piu’ fiorente ovvero l’ovest, scelsero la Ninja Theory con un CV di 2 soli giochi ovvero Heavenly sword ed Enslaved, quali non proprio brillanti ma con idee ottime. Le preoccupazioni furono a dir poco allarmanti tant’è vero che praticamente quasi tutti i fan della serie ne dichiararono la fine anche a causa di un’trailer (forse provocatorio?) lanciato all’e3 del 2010 che presentava un Dante rachitico, con i capelli neri e fumatore. Le Critiche continuarono per piu’ di 2 anni ma alla ninja theory le modifiche si susseguirono poi a inizio 2013 venne lanciato il gioco ed il risultato è il seguente:
Ottimo gameplay, divertente, impegnativo (solo in alcune modalità) carismatico e galvanizzante come i precedenti capitoli della serie, un Dante con i capelli neri che dovrà farsi valere come futuro cacciatore di demoni combattendo orde di demoni inclusa la reincarnazione di Mundus. Nel gioco è presente anche un nuovo Vergil (all’inizio un po’ moscio ma che poi si aggiusta) e un nuovo personaggio femminile, Kat, che và ad aggiungersi alle “gnocche” della serie anche se Trish e Lady sono insuperabili :)
Ovviamente il gioco non è perfetto, la realizzazione tecnica è si ottima ma non ai livelli dei giochi precedenti a partire dall’ormai abusato motore grafico unreal al posto del Mtframeworks che và giusto un po’ a perdere sulla velocità grafica del gioco, il lock-on è assente, sostituito da uno automatico ed invisibile e poi la trama, una tradizione di famiglia, molti punti che potevano essere spiegati meglio e a volte un po’ tralasciati accompagnati poi da un linguaggio spesso banale e volgarotto, sarà che volevano fare Dante un giovane ribelle ma agli occhi di molti “occasionali moralisti” può risultare un punto a sfavore per il gioco.
DMC-devil may cry e con esso Ninja Theory, dimostrano che cambiare i connotati ad una serie ma preservarne lo spirito originale può essere considerato un bene piuttosto che un male, un coraggio da ammirare….ma forse i videogiocatori odierni pensano solo a criticare prima di provare? Open your mind!

5 – Nintendo mon amour – Vari giochi per 3ds

Fire Emblem Awakening: (scott)
Non ho mai giocato un titolo della saga ne conoscevo la fama, il tema musicale e la sua partecipazione in super smash bros. Brawl, ho voluto iniziare con questo e devo dire che ci ho azzeccato appieno, il gioco non è solo entusiasmante nella trama e nell’atmosfera dei migliori Jrpg tattici ma anche un gameplay invidiabile con un azione abbastanza veloce considerando appunto la lentezza che spesso hanno i Gdr tattici e allo stesso tempo molto preciso, decine di opzioni riguardanti personalizzazioni e scelte da compiere durante l’avventura, un’acquisto imprescindibile secondo me, se non si è abbastanza pratici però, il game over è spesso dietro l’angolo se proprio vogliamo prendere una notuccia dolente.

La recensione di Fire Emblem Awakening

Project X Zone:
Un’altro Jrpg tattico, sissignore, stiamo parlando del non-plus ultra dei crossover videoludici, e ripetiamo videoludici! Non si può resistere al richiamo di tanti personaggi in un gioco solo, avreste mai immaginato vedere i personaggi di Tekken gomito a gomito con quelli di resident evil? Oppure Hack. Con i darkstalkers? Ecco il gioco che fa’ per voi, se solo il ritmo fosse stato piu’ veloce…per tutti gli smanettoni non ci sono scusanti.

Castlevania Lords of Shadows: Mirror of Fate
Ebbene si, seppur non brilli di una realizzazione tecnica eccellente, anzi a volte pare di vedere un gioco per psp di qualche anno fa, questo capitolo ci ha fatto tornare alle origini della saga piu’ che un semplice continuo del reboot piu’ famoso a cavallo tra il primo capitolo ed il futuro secondo capitolo con la carismatica famiglia Belmont. Recuperatelo magari a pochi spiccioli e se non volete stropicciarvi gli occhi godetevelo in HD con la riedizione per le console maggiori.

Leggete la recensione di T-REX!

Inazuma Eleven 3: lampo folgorante e fuoco esplosivo

PES, FIFA? Inutili dilettanti in confronto alla magnificenza di questo tipo di calcio, se quello reale fosse stato come Inazuma tutti noi saremmo ogni domenica allo stadio! Solo la Level-5 poteva riuscire nell’impresa di fondere calcio e jrpg insieme e il terzo capitolo non fa eccezione con Mark e company che devono raggiungere la vetta del mondo sfidando le altre nazioni al footbal frontier international (…..anche il Giappone vince il mondiale!), su 3ds entrambi i software girano alla grande (Ricordiamo che in Giappone il gioco esordì su nintendo DS) e si gioca che è un piacere, con continui aggiornamenti gratuiti dal Nintendo network di nuovi giocatori, le vere novità non sono tante e molti espertoni forse potrebbero trovarlo facilotto rispetto ai primi due, ma se avete seguito la trama fino ad ora perché rinunciare? Vera pecca del gioco, il 3d che non serve a nulla.

4 – 3ds, ancora??? It’s me….Luigi! – Luigi’s Mansion 2: Dark moon

Il primo gioco nel 2001 (2002 in Europa) venne acclamato da pubblico e critica come uno dei migliori giochi per il nintendo Gamecube, la Nintendo ci riprova in occasione dell’anno di Luigi nel 2013, il simpatico e “pg secondario” fratello idraulico di Mario, il risultato è un gioco dalle atmosfere cupe e allo stesso tempo buffissime di uno dei titoli migliori dell’anno! Luigi torna ad essere un eroe per recuperare frammenti di luna essenziali per riportare il riposo eterno agli spettri e chi meglio di lui e il suo fido Poltergust?Oltre un’ottima modalità single player duratura degni di nota anche le varie sfide durante il gioco e un’ottimo multiplayer.

Leggete la recensione di T-REX sul gioco!

Il podio

3 – Explorer in progress – Tomb Raider

Lara Croft, una ventunenne Inglese laureata in archeologia, lavora in un reality show di cucina e avventura su una nave chiamata endurance (es: cotto e mangiato X donnavventura) sulla endurance però non và come previsto ed una violenta tempesta la fa naufragare in un’isoletta giapponese, non è proprio una tranquilla passeggiata anzi, tra combattimenti con folli assassini, esplorazione estenuante e una dea da sconfiggere, l’esperienza temprerà Lara nell’avventuriera che tutti conosciamo e porterà al giocatore quella sensazione d’avventura alla indy che, dopo anni di Uncharted era quello che ci voleva, nonostante alcune piccole frecciatine ai primi trailer di gameplay sul fatto che molte cose sono state “copiate” dalla fortunata serie Naughty Dog, malgrado alcuni piccoli elementi ispirati ciò non toglie il fatto che quest’avventura deve essere vissuta appieno, un’intera isola da esplorare e tanta azione e poi questo titolo raggiunge come mai prima d’ora nella serie il piu’ alto livello di violenza e maturità, infilati in maniera eccellente e mai banale, dando quel senso di sopravvivenza al giocatore, se solo questo titolo fosse stato meno “scriptato” e con qualche libertà in piu’ sarebbe stato piu’ che perfetto.

2 – Questa è la storia…degli ultimi di noi! – The Last of Us

Ormai questo titolo ha vinto dappertutto, davvero non ha bisogno di presentazioni ne di spiegarvi di cosa parla, l’avventura di Joel ed Ellie ha conquistato il cuore di tutti, il nostro e specialmente il mio, Scott, amante delle avventure post-apocalittiche. Trama, gameplay e multiplayer da esempio per la generazione successiva, ha un’unica vera pecca, L’IA dei nemici poco accurata ma passabile, malgrado ciò non ci sono scuse se avete una ps3 dovete avere the Last of Us.

…and the winner is….

1 – Uno sguardo al passato per il futuro – The legend of Zelda: A Link between Worlds

Eh si, siamo dei maledetti nostalgici, ma l’ennesima avventura di Link su 3ds ci ha letteralmente lasciato a bocca aperta sia per la qualità tecnica non indifferente ma anche per l’incredibile semplicità che offre il titolo, e con ciò non intendiamo la difficoltà, nossignore, anche perché il livello di sfida è sempre altissimo come in ogni capitolo di Zelda, ma bensì tutto l’insieme delle cose concepite per la realizzazione del gioco, seguito ufficiale di A Link to the past (uno dei migliori giochi mai realizzati), come ad esempio la trama, facile, fluida e classica, per farci capire che in un gioco moderno la grafica e i personaggi bellissimi non sono tutto ma contano i “vecchi” valori.

Abbiamo omesso molti grandi giochi come ad esempio, Batman Arkham origins, Splinter cell e Beyond: due anime perché li stiamo ancora giocando, speriamo di riuscire a recensirli in piu’ presto possibile magari, tuttavia manca una cosa importate….i giochi che ci hanno “deluso” e ci saranno delle sorprese….

Vi ringraziamo dell’attenzione, ora ci attende un’altro anno all’insegna della next gen.

“stay gaming”

Scott e Allen