Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas – Recensione

Nel corso degli anni siamo stati abituati a guardare ai titoli mobile come passatempo durante le attese, giochi che non ha un vero e proprio spessore distogliendo lo sguardo da quello che a volte è un mercato in crescita anche dal punto di vista qualitativo e che sforna delle piccole perle davvero di spessore. È il caso della produzione targata Cornfox & Bros. di cui parliamo in questa recensione, ovvero Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas. Questo gioco dopo alcuni anni approda anche su PC tramite la piattaforma Steam ed è proprio questa l’edizione che tratteremo.

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Un ragazzo, la sua barca e un mare di avventure!

Prendendo ispirazione da The Legend of Zelda: The Wind Waker, gioco che ricordiamo essere uscito su Nintendo Game Cube e successivamente rimasterizzato anche per Wii U, Oceanhorn ci porterà all’interno di un mondo composto completamente da tantissimi isolotti con tre emblemi che ne regolano l’equilibrio di ogni creatura vivente e della natura. Una volta che il padre del nostro protagonista partirà alla volta dello scontro contro l’Oceanhorn ecco che il ragazzo partirà alla volta del mare per cercare di sventare la minaccia di quest’entità malvagia.

La storia messa su dai ragazzi di Cornfox & Bros è allo stesso tempo molto semplice ma davvero ricca di sfaccettature che rendono Oceanhorn un gioco molto profondo e allo stesso tempo sublime. Nel corso dello svolgimento della nostra avventura per i mari, avremo la possibilità di scoprire diversi segreti e aneddoti davvero particolari su ciò che cela questo mondo. Anche gli elementi più casuali e assolutamente fuori luogo nascondono uno specifico significato in quest’opera. Chiaramente questo è possibile anche grazie alla piena libertà di esplorazione dei luoghi che scopriremo che, grazie al recupero dell’oggetto adatto a superare un determinato ostacolo, proprio come accade in un tipico capitolo della saga targata Nintendo.

Ma continuando a parlare di Oceanhorn, l’esplorazione viene effettuata principalmente utilizzando la nostra nave che, una volta saliti a bordo, ci darà la possibilità di aprire la mappa del mondo e selezionare i luoghi visitabili. Una volta scelta la nostra meta ecco che avverrà il movimento automatico della nave. La navigazione sarà anche scandita da alcuni scontri con dei mostri che potranno essere abbattuti utilizzando il cannone equipaggiato sulla nostra imbarcazione. Questo potrebbe risultare abbastanza noioso nelle fasi iniziali del gioco, ma con l’avanzare della propria avventura ecco che i nemici e soprattutto gli ostacoli si faranno sempre più frequenti. Sicuramente la parte più importante incomincia una volta gettata l’ancora e attraccati sull’isola di destinazione. Qui potremo entrare in contatto con diversi abitanti che ci narreranno alcuni piccoli dettagli su ciò che ci aspetta su questa isola e su come si può accedere, eventualmente, ai diversi dungeon che, grazie ad un sapiente lavoro da parte degli sviluppatori, si rivelano essere molto ben realizzati e davvero gradevoli da portare a termine prima dello scontro con il boss finale di turno.

Proprio questo si potrebbe definire il più grande difetto di Ocenahorn. A parte l’ultimo boss del gioco, infatti, gli altri scontri non sono molto ispirati e possono essere superati davvero molto agevolmente. Solo nelle ultime battute, le boss fight diventano leggermente più complesse per il giocatore. A questo bisogna anche aggiungere i vari nemici che ci daranno non poco fastidio durante l’esplorazione dei dungeon, soprattutto nell’ambito della risoluzione degli enigmi visto che non sarà raro trovarsi qualche simpatico mostriciattolo che andrà ad interrompere la nostra concentrazione durante la risoluzione dei vari rompicapo e non solo. Sarà anche necessario prestare attenzione durante l’esplorazione dei dungeon perchè non saranno assolutamente lineari, ma anche ricchi di segreti che possono essere nascosti sia dietro un semplice muro da abbattere con una bomba che attivando interruttori tramite la pressione provocata dallo spostamento di una statua.

La realizzazione tecnica di Oceanhorn, in questa versione PC, presenta una componente grafica completamente migliorata da quella originale disponibile su iOS. Il gioco è stato completamente rimasterizzato per adattarsi pienamente alla nuova piattaforma di destinazione anche dal punto di vista dei comandi sia per tastiera che per controller, opzione che noi consigliamo caldamente per usufruire al massimo del gameplay del gioco. Lo stile grafico scelto dagli sviluppatori è davvero fantastico ed è un continuo spettacolo per gli occhi in qualsiasi ambiente ci si trova. Dalla foresta più soleggiata al dungeon più oscuro, tutto è equilibrato nel modo giusto e curato nei minimi dettagli. La colonna sonora va a braccetto con la realizzazione tecnica e nessuna musica è assolutamente fuori posto e tutti i brani si faranno ricordare per un bel po’ di tempo.

Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas è una vera e propria perla e il passaggio su PC non ha fatto altro che dare maggior pubblico a questo prodotto che prima sarebbe potuto passare inosservato per la sua natura di gioco mobile e per l’eventuale inadeguatezza di molti nel poter usufruire al massimo dei comandi touch. Mare, avventura, enigmi e tutto ciò che compone questa produzione fanno di Oceanhorn un titolo da giocare assolutamente.

IL GIUDIZIO DEL REDATTORE

9    Voto totale

Grafica e Sonoro: 9/10

 

Gameplay: 9/10

 

Longevità: 9/10

 

Grafica e sonoro eccelsi | Molto longevo grazie ai tanti segreti da scoprire | Gameplay solido

 

Boss battle non sempre all’altezza