Shovel Knight – Recensione

Dal mondo degli sviluppatori indie giungono a nostra disposizione diversi titoli che ricordano molto vecchie glorie del passato proprio come avviene con il titolo oggetto di questa recensione, ovvero Shovel Knight, gioco sviluppato da Yacht Club Games e attualmente disponibile su PC (tramite la piattaforma Steam e versione protagonista della nostra analisi), Wii U, 3DS e successivamente anche su PlayStation 4, PlayStation Vita e PlayStation 3.

Un cavaliere, la sua pala

Questo platform-action game in 2D mette il giocatore nei panni del famosissimo Shovel Knight, cavaliere armato di pala ed innamorato della sua fida Shield Knight che si troverà ad un tratto ad affrontare la malvagia incantatrice. Nel corso della sua avventura dovrà superare diversi stage prima di poter affrontare il combattimento finale e non solo. Ci sarà la possibilità anche di visitare due villaggi insieme a luoghi speciali capaci di regalare diamanti, valuta all’interno del gioco che può essere investita in diversi potenziamenti, o dove trovare pozioni da tenere conservate nei momenti di massima emergenza. La narrazione del gioco è strutturata molto bene con piccole fasi di dialogo che avvengono solamente prima degli scontri con i boss di ogni livello e alcuni intermezzi alla fine degli stessi in cui lo Shovel Knight si siederà intorno ad un fuoco per riposarsi dopo la missione svolta.

Alla pugna!

Shovel Knight, dal punto di vista della giocabilità, si presenta come un vero e proprio tuffo nel passato che riporta alla memoria grandi classici come i primissimi Castlevania su NES e Mega Man. Al giocatore viene data la possibilità di muoversi liberamente attraverso gli stage affrontando i diversi nemici sia colpendoli con dei fendenti di pala o addirittura, citando l’immortale Ducktales, in versione Pogo di Zio Paperone saltando e premendo la freccia verso il basso prima di scontrarsi con il nemico. Di supporto a questi attacchi ci saranno alcune relique che si possono trovare o all’interno del primo villaggio che si incontra nel gioco oppure durante l’avventura in determinati punti di uno stage. Queste garantiscono alcuni vantaggi come il lanciare palle di fuoco, asce, diventare invulnerabili per un paio di secondi o addirittura pescare da alcuni anfratti oggetti che possono tornare utili successivamente come gli spartiti del bardo o, meglio ancora, i buoni pasto che possono essere spesi dallo chef per aumentare la salute del proprio Shovel Knight. Infatti, il protagonista dell’avventura potrà essere potenziato con l’acquisizione dei suddetti buoni pasto o addirittura, tramite una visita al druido, con l’aumento del potenziale magico che gli permetterà di utilizzare per un maggior numero di volte le reliquie raccolte in precedenza. Naturalmente, tutto sarà anche subordinato alla disponibilità economica del nostro caro protagonista e che quindi può portare l’utente a ripercorrere più volte gli stessi livelli fatti in precedenza solo per cercare di aumentare il proprio capitale soprattutto perchè queste spese non sono nulla in confronto a quelle che bisognerà sostenere per ottenere i potenziamenti per l’armatura e la pala che garantiranno una maggiore potenza negli attacchi e più resistenza a quelli dei propri avversari.

A volte ferisce più la pala che la spada!

Resistere agli attacchi avversari ma soprattutto cercare di non cadere nelle trappole presenti in ogni livello sarà il fattore principale che porta il livello di sfida di Shovel Knight verso l’alto. Il gioco, infatti, prendendo proprio ispirazione dai titoli sopra citati si presenta davvero molto complesso e difficile da portare a termine senza mai risultare realmente frustrante per il giocatore old-school. Discorso completamente opposto, invece, per coloro che sono più abituati alle “coccole” che ultimamente possiamo trovare in alcune produzioni videoludiche attuali. Gli sviluppatori, però, in questo sono stati abbastanza morbidi con una curva di difficoltà che cresce in maniera costante senza mai avere troppo dislivello tra uno stage e l’altro.

Nostalgia canaglia

I ragazzi di Yacht Club Games hanno realizzato un vero e proprio salto nel passato anche dal punto di vista della realizzazione grafica mettendo in campo un mix tra 8 e 16 bit. Infatti tutte le ambientazioni, i modelli dei personaggi e le animazioni ci fanno fare un vero e proprio tutto nel passato soprattutto per coloro che hanno sulle spalle qualche anno in più di esperienza videoludica. La sensazione di sentirsi nell’inizio degli anni novanta sarà davvero molto forte e piacevole da provare anche grazie alle musiche e gli effetti sonori che si sposano in modo perfetto con le situazioni e le ambientazioni ricreate dagli sviluppatori. Anche la longevità, si parla di circa 7 ore per portare a compimento la trama e ancora di più nel caso in cui si voglia espandere al massimo la propria esperienza di gioco portando a termine tutti i livelli e collezionando i vari obiettivi.

Shovel Knight è un titolo molto lodevole che mostra l’incredibile qualità che hanno utilizzato i ragazzi di Yacht Club Games per realizzare un prodotto che possa essere apprezzato sia dai giocatori di vecchia data che da quelli nuovi. Il suo livello di sfida e le sue atmosfere puramente old-school sono un vero e proprio salto nel passato e che lo faranno apprezzare da tutti coloro che desiderano una sfida impegnativa condita da ottimi elmenti action/platform.

IL GIUDIZIO DEL REDATTORE

8.5    Voto totale

Grafica e Sonoro: 9/10

 

Gameplay: 9/10

 

Longevità: 8/10

 

Tecnicamente lodevole | Gameplay molto riuscito | Difficoltà davvero ben calibrata…

 

…ma che per i meno nostalgici potrebbe risultare anche eccessiva