Xenoblade Chronicles 2 – La recensione di un gioco escluso dalla Top Ten 2017

Verso la fine del 2017 e inizio 2018 avevo pubblicato su queste pagine la mia personalissima TOP 10 dei giochi usciti nello scorso anno che ho avuto il piacere di giocare.

Tra questi, però, non sono riuscito ad inserire il titolo protagonista di questa mia “recensione” (uso le virgolette perchè onestamente non è un qualcosa di proprio professionale, anzi).

Sto parlando, chiaramente, di Xenoblade Chronicles 2, ultima fatica targata Monolith Soft. che è stato rilasciato nel mese di dicembre in esclusiva per Nintendo Switch. Perchè nonostante lo abbia giocato non è entrato nella mia TOP 10? Non mi è piaciuto? Non lo reputo degno di una TOP 10?

Assolutamente no ragazzi, semplicemente perchè non sono riuscito a finirlo entro la fine dello scorso anno a mio malincuore. Ma procediamo per gradi.

Xenoblade Chronicles 2 ci vede protagonisti, vestendo i panni di Rex, di una storia molto profonda che viene narrata in maniera molto buona ma non proprio eccelsa in alcuni punti. Se i primi capitoli possono dimostrarsi leggermente lenti, dipende dal punto di vista eh visto che questo è il mio parere dettato anche da un ritmo di gioco sempre spezzettato per impegni personali, negli ultimi tre specialmente ho visto un’impennata del ritmo della narrazione. Sicuramente il numero incredibile di colpi di scena inseriti all’interno della trama aiutano ad immergersi all’interno della storia, d’altro canto credo proprio che l’unico modo per saperne davvero di più su diversi retroscena sia quello di godersi al massimo non solo i dialoghi empatici, ma cercare anche di svolgere quante più missioni secondarie possibili, soprattutto quelle che sono legate ai Gladius, o Blades.

Si proprio i Gladius sono uno degli aspetti fondamentali del gameplay visto che Xenoblade Chronicles 2 riesce ad essere una vera e propria pietra miliare da questo punto di vista. I Gladius non solo sono influenti nella narrazione ma anche nei combattimenti dando la possibilità ai nostri personaggi di utilizzare diversi tipi di armi a cui sono legate anche abilità specifiche, sia chiaro questo varia da personaggio a personaggio visto che se Rex utilizza un determinato attacco utilizzando la Katana, uno dei suoi amici ne avrà di completamente diversi.

Diversamente da Xenoblade Chronicles e Xenoblade Chronicles X abbiamo una UI dei combattimenti molto più diretta e meno confusa dicendo addio a quella specie di ruota delle abilità utilizzabili e abbracciando una croce a cui ogni abilità corrisponde ad uno dei tasti d’azione del controller di Nintendo Switch. Questo se inizialmente può spiazzare un giocatore esperto di questa saga, alla lunga diventerà una vera e propria ventata di aria fresca anche grazie al cambio tra i tre Gladius che abbiamo equipaggiato nell’apposito menu.

Bisogna anche aggiungere che per migliorare i nostri Gladius non solo avremo bisogno di utilizzare dei frammenti, che potremo acquistare o “droppare” dai nemici che sconfiggiamo, ma anche svolgere delle vere e proprie “quest nascoste” andando a soddisfare determinate richieste come uccidere un numero precisato di mostri, raccogliere determinati materiali, mangiare il cibo preferito del Gladius. Questo aumenterà le statistiche del nostro alleato che quindi ci permetterà di infliggere maggiori danni, migliorare la nostra difesa, aumentare la salute ed essere anche più efficaci durante gli attacchi di squadra.

Altro aspetto fondamentale e che mi è piaciuto molto di Xenoblade Chronicles 2, e che mi ha anche ricordato le Apoteosi di Final Fantasy XII, sono le abilità che si concatenano tra di loro in base a quanto facciamo caricare la barra assegnata al tasto A. Una volta portata al massimo la barra della squadra ecco che partiranno gli assalti che se utilizzati in maniera ottimale ci permetteranno di stravolgere l’esito delle battaglie.

Se il gameplay di Xenoblade Chronicles 2 è una delle cose più belle che abbia mai visto di recente in un JRPG, il comparto tecnico del gioco di Monolith Soft. soffre di alti e bassi. Se collegato lo Switch alla televisione il gioco mostra una veste grafica molto curata, passando alla modalità portatile abbiamo un calo di risoluzione che forse ai più può far storcere il naso, ma io sono tra i meno per mia fortuna. Si ho notato l’abbassamento incredibile della qualità grafica in modalità portatile del gioco, non lo nego assolutamente, ma bisogna anche prendere in considerazione della mole del gioco. Visto che il titolo ha dei caricamenti davvero fulminei in molte occasioni e le aree caricate non sono certamente piccole. Quello che però mi colpisce al cuore, sono i cali di frame rate anche abbastanza frequenti anche in situazioni in cui possono inficiare la qualità del gioco, ovvero i combattimenti.

Il sonoro, invece, è unicamente amore per la colonna sonora e odio profondo, purtroppo, con il doppiaggio in inglese. Il mio suggerimento, infatti, è appena possibile scaricare il DLC gratuito con quello giapponese e cambiare la lingua visto che quello inglese oltre ad essere pessimo nella qualità del parlato è spesso fuori sincro con le animazioni.

Quanto dura Xenoblade Chronicles 2? Bella domanda, il gioco solo per completare la storia, assicurandosi di fare un buon numero di quest secondarie per potenziarsi a dovere, necessita di 100 ore a questo dovete aggiungere i DLC che saranno rilasciati in futuro e che sono inclusi nel Pass di Espansione e quello previsto marzo con la modalità New Game +.

Xenoblade Chronicles 2 è semplicemente una perla incredibile nel panorama videoludico attuale e si pone come una delle principali Killer Application di Nintendo Switch e, soprattutto, uno dei migliori JRPG degli ultimi anni. Consigliato a tutti.

GIUDIZIO FINALE

9    Voto totale

Grafica & Sonoro: 8/10

 

Gameplay: 10/10

 

Longevità: 10/10

 

Uno dei migliori gameplay in termini di JRPG

 

Tecnicamente superbo…

 

Trama ben ideata

 

Doppiaggio inglese da censura

 

…alcune incertezze in versione portatile e con il frame rate

 

La narrazione potrebbe risultare lenta a molti